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Gli osteopati sono dei ciarlatani?

Alice De Laurentiis • set 26, 2022

Come capire se puoi fidarti?

“Gli osteopati sono solo dei ciarlatani”, “gli osteopati sono tutti dei maghi, per carità, non ci andare”.


Una fetta sempre più grande di pazienti sceglie di ricorrere all’osteopatia per i motivi più svariati, ma la fiducia che le persone ripongono nella nostra figura rischia di essere minata alla base dalla presenza di sedicenti professionisti che, tutto sono, tranne che osteopati, ma che continuano a fregiarsi di un titolo che non gli spetta.


Negli anni credo di aver sentito più o meno di tutto. Osteopati che:

- fanno massaggi con l’olio,

- usano magneti,

- usano macchinari improbabili per “scansionare tutto il corpo”,

- usano elettrodi,

- prelevano il sangue e lo fanno essiccare,

- osteopati/bagnini che fanno manipolazioni a caso (e fanno danni).


Noi osteopati italiani siamo piuttosto abituati a sentire questo genere di frasi e da anni combattiamo una battaglia istituzionale, e finalmente il 24 giugno 2021 siamo stati riconosciuti professionisti sanitari. Tuttavia, come fu al tempo per fisioterapisti e infermieri, c’è ancora da istituire un percorso formativo univoco.


Purtroppo è tristemente vero che, per lo Stato italiano, più o meno chiunque fino ad ora ha potuto seguire un “corso di osteopatia” (anche corsi di qualche weekend) e definirsi “osteopata”, pur non avendo né le conoscenze teoriche né quelle pratiche per poter praticare la professione.


Questo perché il ritardo nel riconoscimento e nella regolamentazione della professione, oltre alla crescente richiesta da parte dei pazienti, ha permesso a tante persone disoneste o semplicemente ingenue di avvicinarsi a questo mestiere, o addirittura di creare seminari non conformi alle normative europee per attirare possibili studenti.

E tutto questo, nonostante le implicazioni evidentemente pericolose, fino ad ora è stato legale.


Un VERO osteopata deve aver conseguito il titolo presso una scuola che rispetti precisi parametri, quali:


  • 5 anni, per il corso a tempo pieno, destinato ai futuri osteopati che non hanno altri titoli accademici,
  • minimo 4 anni, per il corso a tempo parziale per studenti già in possesso di laurea in scienze motorie, professioni sanitarie o medicina.
  • (minimo) 240 crediti formativi, (minimo) 4800 ore di formazione, (minimo) 1000 di pratica clinica, per chi frequenta un corso full time;
  • minimo 2000 ore di formazione, 1000 di tirocinio clinico, per chi frequenta il corso part-time (accessibile solo a coloro già in possesso di una laurea sanitaria);
  • un esame finale con commissione.


Basterebbe fare una ricerca e informarsi per capire di essersi affidati alla persona sbagliata, ma se generalmente quando ci si affida ad un medico sbagliato si cambia semplicemente medico, quando ci si affida all’osteopata sbagliato “è l’osteopatia che non funziona”, creando un circolo vizioso di disinformazione.


C’è anche un altro grave problema, che è la tutela della salute dei pazienti. Perché oltre al rischio di essere abbindolati e perdere tempo e denaro, c’è anche quello di subire dei danni.


Un vero osteopata sa su cosa mette le mani, sa che ci sono fattori di rischio in alcune tipologie di pazienti, e soprattutto sa cosa va fatto e cosa no, per evitare di correre rischi inutili.


Per i pazienti intenzionati a rivolgersi ad un osteopata, accertatevi che:

-         Abbia frequentato una scuola di osteopatia durata almeno 5 anni,

-         Vi faccia un’anamnesi approfondita,

-         Vi faccia una valutazione completa,

-         Sia iscritto al ROI (https://www.registro-osteopati-italia.com/studio/).


Tenete anche presente che (fatta eccezione per gli osteopati con laurea in fisioterapia, e che quindi sono autorizzati a effettuare terapie strumentali), L’OSTEOPATIA È UNA TERAPIA ESCLUSIVAMENTE MANUALE.


Niente magneti, niente elettrodi, niente pietre magiche o incantesimi.


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